Terzo Settore, narrazioni e talenti creativi. Carla Lotti intervista Giuseppe Jepis Rivello

La narrazione che alimenta le strategie creative, l’attivazione dei processi di ideazione per sviluppare contenuti all’interno degli Enti del terzo settore. La scelta dei linguaggi in base ai talenti creativi delle persone. Introdurre nella propria organizzazione un approccio vocato alla sperimentazione narrativa per distinguersi e creare consapevolezza grazie alla creazione dei contenuti.

Giuseppe Jepis Rivello

Ha 32 anni e una laurea in comunicazione. Vive con la sua famiglia nel Cilento, a Caselle in Pittari, dove ha creato Jepis Bottega, un luogo dove si crea, si racconta e si ricrea. Crea e realizza contenuti per innovare, immaginare nuovi scenari, raccontare idee e storie delle piccole imprese, progetti culturali e sociali. Disegna e anima ambienti dove le persone liberano la creatività per risolvere problemi e per comunicare se stessi e i loro progetti. Racconta storie di uomini e di donne che cambiano il mondo grazie al loro lavoro quotidiano e connette le loro storie con altre storie.
E’ designer e formatore per progetti che riguardano l’ideazione di impresa, le strategie di comunicazione, l’ideazione e la produzione di contenuti multimediali. Autore di documentari e cortometraggi sul lavoro e sull’innovazione sociale e culturale su Storie di Bottega Nòva Il Sole 24 Ore. Tra gli animatori e coordinatori della comunità del Palio del Grano, del Montefrumentario e del #Campdigrano di Caselle in Pittari.
Co-autore, insieme a Vincenzo Moretti, del libro Parole Forgiate. Narratore nella comunità del #Lavorobenfatto.