di Maria Siano

Un software per affrontare le esigenze della vita associativa. Una sfida per tante associazioni che faticano a stare dietro alle scadenze e agli adempimenti contabili e fiscali e non solo. Ce ne parla Piero Paoletti che dirige la Nextbit srl con sede a Tergiano in provincia di Perugia.

Dott. Paoletti perché una associazione non profit dovrebbe utilizzare un software per le proprie attività?

Perché importante avere la situazione organizzativa e gestionale sotto controllo. Il nostro programma permette la gestione fiscale, contabile e commerciale, come la redazione del bilancio secondo le ultime disposizione di legge. Allo stesso tempo permettere di seguire in modo organico la vita associativa come la convocazione delle assemblee e la gestione dei libri soci. È importante comprendere fin dall’inizio le esigenze dell’associazione per offrire la giusta soluzione.

Molte associazioni pensano che basti avere un commercialista che segua la parte contabile – fiscale.

I gestionali supportano le attività dei commercialisti, è necessario superare l’utilizzo del foglio Excel con quattro dati messi in croce. Lo stesso per la raccolta fondi. Le associazioni possono seguire le proprie raccolte fondi conoscendo e sviluppando la giusta iterazione con i propri donatori e garantire un percorso trasparente dell’utilizzo delle somme raccolte.

Un esempio?

Si possono conoscere quante persone hanno sposato la causa associativa, valutare l’effettiva efficacia di una raccolta fondi, misurando la reazione dei nostri donatori, spedire loro una email o anche sviluppare una newsletter idonea.

Un passo in avanti quindi.

Si un deciso passo in avanti che permette alle associazioni di strutturarsi meglio. Sistematizzando i dati si possono gestire bene e con meno tempo.

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Entrare in un contesto di questo tipo permette di confrontarci con altre realtà e migliorarci.