Si è tenuto venerdì 17 giugno presso la Casa dei Diritti del Comune di Milano il convegno “Comunicazione e Fundraising per gli Enti Pubblici: esperienze a confronto” organizzato da EUConsult Italia con la collaborazione di Confassaciazioni Terzo Settore. Questa seconda giornata di approfondimento, dopo quella tenutasi lo scorso febbraio a Roma, è nata per stimolare un dibattito su come gli Enti Pubblici, università, comuni, musei e ospedali approcciano il fundraising e la comunicazione e su cosa c’è ancora da fare dal punto di vista culturale e normativo, perché la raccolta fondi diventi un valido strumento sostitutivo o alternativo ai fondi pubblici.
File rouge del convegno è stato sicuramente la forte esigenza di costruire una rete di professioni che sappiano rispondere alle esigenze di un mercato variegato e in continua evoluzione come quello del non profit. Su questo punto si è soffermata Francesca Zagni, Presidente di Euconsult Italia, che reduce dall’incontro di Berlino organizzato dall’associazione EUConsult Europe sul tema “La crisi dei rifugiati e l’impatto sulla società civile” ha sottolineato come sarà solo creando un costante rapporto di collaborazione e reciproco scambio di informazioni che i professionisti del Terzo Settore potranno costituire un cambiamento sulla gestione dei problemi che si trova ad affrontare oggi la società civile. Valga per tutti, il tema affrontato dalla FATF (Financial Action Task Force) sulle vulnerabilità che alcune ONP potrebbero trovarsi ad affrontare nei confronti del Terrorismo.
Ad aprire la giornata di lavoro è stata Paola Palmierini, Presidente di Confassociazioni Terzo Settore e Co-fondatrice di B.M.C. e di Mission Continuity, che ha posto l’accento sul fatto che quando si parla di fundraising per Enti Pubblici, tutti i cittadini ne sono coinvolti e non è sufficiente la capacità o la forza di questo o quell’ente, ma occorre mettere insieme meccanismi, competenze multidisciplinari, sapere come metterle insieme e rispettarle.
Creare una piattaforma di crowdfunding per la ricerca scientifica all’ interno di un ateneo è possibile ha dichiarato la Ilaria Cabrini, Responsabile Attività di Promozione e Donazione UNIPV raccontando la sua esperienza di fundraising in collaborazione con l’Ateneo di Pavia che conta 968 ricercatori e 24,000 studenti. Bastano un Rettore lungimirante, una governance innovativa ed una comunità creativa, elementi che hanno consentito all’Università di risultati straordinari in termini di ricerca, quali l’utilizzo delle stampanti 3D nella chirurgia.
Elisabetta Gazzola, Consulente di Fundraising ha ripercorso il tracciato della Azienda Sanitaria di Piacenza, prima AUSL ad avviare un programma di Fundraising all’interno della Regione Emilia Romagna. L’individuazione e l’analisi di ostacoli presenti da sempre all’interno della struttura, la scoperta di disponibilità fino ad allora ignorate, l’individuazione della strategia da seguire ed il conseguente lancio della campagna di comunicazione a sostegno della AUSL, hanno portato al raggiungimento di risultati impensabili che dimostrano come il Fundraising possa entrare a pieno titolo nella Sanità Pubblica.
Di particolare interesse, l’intervento di Raffaele Picilli, Consulente di Fundraising e People raising che partendo dalla riforma dei musei del MIBACT promossa dal Ministro Dario Franceschini, ha raccontato cosa è cambiato e cosa è rimasto inalterato nel sistema museale italiano. Nonostante il concetto del fundraising resti molto tradizionale, manchi la formazione del personale e la tecnologia sia antiquata, la riforma ha comunque snellito le procedure sui progetti e suscitato entusiasmo nella consapevolezza generale di poter riuscire finalmente a gestire al meglio un patrimonio di immenso valore.
Su questo punto si è anche soffermata Annalisa Lalumera, Consulente di Comunicazione e Fundraising che partendo dal presupposto che non si può fare fundraising senza comunicazione, ha dichiarato che nella maggioranza dei casi, le Pubbliche Amministrazioni non percepiscono la comunicazione come lo strumento da usarsi per migliorare la propria identità e la propria immagine e che “per ogni euro speso per fare, ne occorre un altro per far saper. Esistono casi di eccellenza che lo dimostrano quali: il Festival del calcio a Perugia, ed il Restauro del Ponte di Rialto a Venezia e le recenti iniziative di progetti che permettono alle scuole di aver a disposizione fondi, basati sugli acquisti fatti dai genitori degli alunni presso esercizi commerciali aderenti al progetto.
Ricco di spunti interessanti è stato l’intervento di Carlo Mazzini, Consulente di enti Non Profit in relazione alla legislazione speciale ed alla fiscalità, che ha chiarito gli aspetti fiscali della donazione negli Enti Pubblici soffermandosi sull’importanza di quante e quali siano le facilitazioni per la defiscalizzazione che fatto menzionata all’art. 10 disp. 15-16, unicamente su emergenze ed arte. Condizione essenziale è la preparazione degli enti pubblici sia in termini normativi che professionali a ricevere donazioni.
A concludere la giornata di lavoro è stato Stefano Cerrato, Responsabile del Terzo Settore presso il Banco Popolare che ci ha parlato della sua esperienza nel rapporto tra banca e impresa non profit e di come oggi sia sempre più diffuso in alcune banche,, il tenere conto non solo dell’aspetto economico di un’ impresa, ma, soprattutto, di quanto benessere e coesione sociale con il suo operare riesca a produrre con il operare. Ha citato poi le iniziative che il Banco Popolare, estremamente attivo sul territorio nazionale, sostiene attraverso numerosi progetti di comunità.
A conclusione dell’evento, Francesca Zagni ha ringraziato Paola Palmerini, i relatori ed i presenti tutti, dando appuntamento ad ottobre 2016, per il prossimo evento di EUCounsult Italia.